1 - La carneficina di una invasione imperialista di ampia portata
ha alla fine colpito l'Iraq. La farsa delle ispezioni dell'ONU degli
ultimi 3 mesi e dei dibattiti nel Consiglio di Sicurezza si è
conclusa. Per Bush e Blair sono stati semplicemente uno stratagemma
per guadagnare tempo e riunire portaerei, carri armati e truppe nel
Golfo.
2 - Malgrado i tentativi grotteschi di corruzione, le intimidazioni
e gli inganni, non hanno potuto ottenere una seconda risoluzione dell'ONU
che autorizzasse l'azione. Per la prima volta gli USA hanno trovato
l'opposizione della maggior parte dei loro "alleati" imperialisti
e dei paesi semi-coloniali.
3 - Le principali "vittime collaterali" dell'impresa di
guerra di Bush e Blair sono stati l'ONU, la NATO e l'Unione Europea
che si sono divise, indebolite, e sono state discreditate come mai
prima d'ora. I leaders imperialisti si sono scambiati insulti, hanno
dubitato l'uno dell'altro e hanno trasformato in una farsa eclatante
l'idea della "comunità internazionale". Noi socialisti
rivoluzionari non ci lamentiamo dello smascheramento di queste istituzioni
reazionarie.
4 - Ora gli scambi diplomatici di insulti e la propaganda sugli obiettivi
di guerra hanno avuto termine. Le armi di inganno di massa hanno lasciato
il posto alle armi di distruzione di massa, ai B-52 e ai missili.
D'ora in poi si procederà al massacro dell'esercito iracheno
e i bombardamenti a tappeto saranno utilizzati per "colpire e
terrorizzare" la popolazione civile fino alla resa.
5 - Ora che la battaglia è cominciata il nostro appoggio è
rivolto a tutti quelli che resistono armi in mano per impedire che
il loro paese sia saccheggiato, le loro case bombardate e i loro figli
massacrati. Senza dar alcun sostegno politico al regime di Saddam
Hussein, ci pronunciamo a favore della vittoria militare dell'Iraq
e difendiamo incondizionatamente il diritto del popolo iracheno a
fare uso di qualunque mezzo disponga per cacciare il nemico dall'Iraq
, colpire le basi degli aggressori in Kuwait e gli alleati israeliani
del potere nordamericano.
6 - Una delle bugie di Bush e Blair è che con la loro guerra
reazionaria porteranno la democrazia in Iraq e con ciò porranno
fine all'oppressione del popolo kurdo e della popolazione sciita mentre
lasciano che le truppe turche occupino il confine nord dell'Iraq.
Ciò che non lascerà alcuna autonomia ne consentirà
nessuna rivendicazione di indipendenza da parte delle masse kurde.
Contrariamente a ciò che affermano alcuni dirigenti del movimento
kurdo, la coalizione di guerra non sarà di alcun aiuto a quelli
che vogliano rovesciare la dittatura di Saddam Hussein, né
in particolare alle minoranze etniche e religiose oppresse dallo Stato
centralista del Baas. Soltanto sconfiggendo dapprima l'aggressione
degli imperialisti, che furono storicamente i principali artefici
e responsabili di questa oppressione dopo lo smantellamento dell'Impero
ottomano, ci sarà libertà per i Kurdi e gli Sciiti della
regione. Per il futuro appoggiare l'aggressione anglo-yankee vorrà
dire incatenarsi doppiamente al giogo dell'imperialismo.
7 - Dobbiamo appoggiare e spingere le masse arabe a sollevarsi contro
i loro governanti vigliacchi, a attaccare ogni elemento del potere
economico e militare degli Stati Uniti nella regione. Così
speriamo che l'Iraq trionfi su USA, Gran Bretagna e gli altri alleati.
Perché questa vittoria è l'unico risultato progressista
possibile.
8 - L'unico beneficio che l'umanità ha potuto trarre da questo
lungo tira e molla diplomatico è stato lo svelamento palese
del carattere imperialista delle intenzioni angloamericane e dell'impotenza
dell'ONU in quanto forza atta alla tutela della "legge internazionale".
Nel corso delle ultime settimane i rapporti segreti della CIA si rivelavano
bugie sfacciate e i dossiers del Governo britannico volgari falsità.
Le menzogne autocontraddittorie di Bush e Blair hanno allarmato milioni
di persone e anzi li hanno spinti all'azione diretta.Il risultato
è stato la crescita spontanea del movimento contro la guerra
globale.
9 -Bush e Blair sostengono di liberare l'Iraq da un dittatore e di
voler instaurare la democrazia. Queste menzogne insolenti smascherate
dai fatti sono note ormai a una nuova generazione di antimperialisti
in tutto il mondo. Per più di dieci anni dopo l'ascesa al potere
di Saddam Hussein nel 1979,USA e GB hanno appoggiato e armato il suo
regime dotandolo di molte delle armi di distruzione di massa di cui
oggi lamentano l'esistenza. Hanno coperto i suoi crimini contro il
popolo iracheno. Solo quando l'Iraq ha invaso il Kuwait nel 1990 mettendo
le mani sui "loro" pozzi di petrolio hanno "scoperto"
che Saddam era un "criminale".
10 - E oltretutto,dopo averlo espulso dal Kuwait ,gli USA lo hanno
aiutato a rimanere al potere pur di non vederlo rovesciato da una
rivoluzione del suo popolo. Fino all'anno scorso gli USA erano ben
lieti di permettere che le sanzioni dell'ONU strangolassero e costringessero
alla fame il popolo iracheno e paralizzassero la capacità dell'Iraq
di difendersi da un futuro attacco americano. In realtà Saddam
Hussein non ha più costituito nessuna seria minaccia per gli
stati limitrofi dopo il 1991, e ancora meno per gli Stati Uniti. Quindi
cosa è cambiato nella politica nordamericana?
11 - In primo luogo Bush jr è stato nominato presidente degli
Stati Uniti dalla Corte Suprema nel dicembre 2000 dopo aver perso
per pochi voti l'elezione presidenziale. Poi ha costituito il suo
governo con uomini (Cheney, Rumsfeld ,Wolfowitz) che avevano prestato
servizio durante l'amministrazione Reagan e che avevano passato i
dieci anni successivi alla fine della guerra fredda a disegnare progetti
per la costruzione di un nuovo impero nordamericano universale per
quando fossero tornati al potere.
12 - Volevano che gli USA utilizzassero la loro totale supremazia
militare del dopo guerra fredda per estendere e rafforzare il proprio
potere in tutto il mondo, senza tener conto delle restrizioni imposte
dai trattati internazionali né delle vecchie alleanze. Sotto
Bush Jr la nuova squadra di governo ha cominciato a rompere i vincoli
internazionali esistenti con gli alleati imperialisti e con i paesi
subordinati semicoloniali.
13 - Poi c'è stato l'undici settembre. Ciò ha permesso
a Bush, Cheney, Rumsfeld di elevare il loro progetto imperialista
ad un orizzonte più ampio; la sovranità nazionale degli
altri paesi e i diritti democratici dei loro cittadini dovevano essere
esplicitamente abrogati o distrutti qualora gli USA avessero pensato
che fosse nel loro interesse farlo. La nuova dottrina Bush degli attacchi
"preventivi" contro altri stati mostra apertamente la nuova
politica estera offensiva degli Stati Uniti.
14 - Il giorno dopo l'11/09 Rumsfeld ha spinto Bush a pianificare
l'invasione dell'Iraq. Non per un qualche legame con l'11/09 né
con Al-Qaeda (non ce n'era nessuno). Non perché S. Hussein
avesse armi di distruzione di massa (quelle che c'erano erano state
distrutte degli anni 90). Ma perché era il luogo più
facile da cui cominciare a estendere apertamente un progetto di espansione
imperialista. Conquistando l'Iraq, gli USA potrebbero riorganizzare
l'assetto di tutto il Medio Oriente e controllare direttamente le
vitali riserve petrolifere. L'Iraq sarebbe un'enorme base militare
per intimidire il Medio Oriente e le aree circostanti.
15 - Questa guerra è per il controllo del petrolio e per l'estensione
del potere globale statunitense. Le ragioni di Blair sono sufficientemente
chiare. Ha detto che questa guerra "cambierà gli equilibri
geopolitica internazionali per una generazione". Ciò che
vuole dire è che si creerà un asse Washington/Londra,
con "l'appoggio di alleati volenterosi" per imporre un nuovo
ordine capitalista corporativo. I poli di questo asse sono sicuramente
sproporzionati rispetto alla loro forza : al punto che gli "alleati
volenterosi" degli USA avranno una certa influenza solo fino
al momento in cui saranno disposti a obbedire agli ordini di Washington.
16 - L'ideologia di questo nuovo ordine sarà un'illimitata
libertà di mercato e la "democrazia". In realtà
quest'ultima sarà una completa farsa fin dall'inizio. Bush
e Blair non porteranno la democrazia in Iraq più di quanto
non lo hanno fatto in Afghanistan. Il generale Tommy Franks rimpiazzerà
Saddam Hussein in qualità di dittatore dell' Iraq, pagherà
gli stipendi alla burocrazia baassista e supervisionerà a una
seconda invasione del paese, questa volta condotta dalle compagnie
petrolifere nordamericane e da quelle compagnie edili che hanno appoggiato
Bush nella presa della Casa Bianca. I profitti delle Corporations
americane hanno così un doppio scopo : fornire le bombe per
radere al suolo Baghdad e Bassora e fornire i materiali da costruzione
per riparare al danno.
17 - Molti nel movimento contro la guerra hanno riposto le loro speranze
di evitare il conflitto nella strategia adottata da Francia, Germania
e Russia nel Consiglio di Sicurezza. Però questa è soltanto
una politica imperialista alternativa. La Francia - come la Russia
e la Germania - aveva i propri contratti importanti con l'industria
petroliera irachena e temeva di perderli a vantaggio delle compagnie
USA. Inoltre sperava di utilizzare l'ONU per ostacolare la spinta
dell'imperialismo americano verso una indiscussa dominazione mondiale,
che inevitabilmente avrebbe danneggiato i loro interessi vitali in
Eurasia e in Medio Oriente.
18 - Anche l'obiettivo dell'imperialismo francese era quello di disarmare
il regime di Baghdad, vedere S. Hussein rovesciato da un colpo di
Stato di palazzo e il paese occupato permanentemente da forze ONU,
negazione completa della sovranità dell'Iraq e dei desideri
di democrazia del suo popolo. Malgrado la sua opposizione verbale,
la Francia ha permesso che gli USA usassero il suo spazio aereo e
le altre istallazioni militari per mobilitarsi all'azione.
19 - Lo stesso si può dire dei borghesi liberali contro la
guerra. All'interno delle potenze belligeranti,subito dopo l'inizio
del conflitto essi proclameranno il loro appoggio ai "nostri
ragazzi" ora che "stanno rischiando le loro vite",dimostrandosi
sempre fedeli alla massima "con il mio paese giusto o sbagliato
che sia". Riveleranno in questo modo la loro natura imperialista
.La loro partecipazione alle manifestazioni contro la guerra era finalizzata
solamente ad approfittare delle masse "no-war" in vista
delle prossime elezioni per presentarsi come partito "contro
la guerra" o "per la pace".
20 - Il movimento contro la guerra- al di là della sua ampiezza
e della sua portata senza precedenti- non ha potuto evitare che i
guerrafondai imperialisti lanciassero il loro attacco. Perché?
Semplicemente perché l'enorme forza della classe operaia non
si è mobilitata con sufficiente anticipo. La ragione di ciò
sta in primo luogo nella natura cronicamente procapitalista e proimperialista
delle direzioni del movimento operaio nei principali paesi imperialisti.
Il TUC britannico o la AFL-CIO statunitense non hanno fatto niente
oltre a pronunciare pietose discorsi pacifiste.
21 - Anche le principali federazioni sindacali tedesche,francesi,italiane
e spagnole hanno fatto molto poco oltre a appoggiare le mobilitazioni
contro la guerra. Sezioni locali e militanti di base sono andati oltre.
Ma se i dirigenti avessero chiamato i milioni di membri a un'ondata
crescente di scioperi politici ,fino a arrivare allo sciopero generale
,Bush e Blair avrebbero fermato la loro avventura all'estero.
22 - Non è una sorpresa che questi burocrati non si siano
opposti attivamente ai desideri imperialisti dei loro padroni. Anche
i loro fuochi artificiali retorici contro la guerra sono stati un
tributo al potere delle masse delle manifestazioni "no-war".
Ma gli ispiratori di questo movimento -riformisti di sinistra,stalinisti
e centristi- non hanno centrato a sufficienza la loro attività
sulla mobilitazione all'azione della classe operaia. Le mobilitazioni
di massa, la sospensione della didattica nelle scuole e nelle università,il
blocco dei treni, di munizioni e di truppe sono delle azioni brillanti
e coraggiose. Ma per fermare i preparativi di guerra o la guerra una
volta cominciata bisogna fermare la macchina di profitto capitalista
e contrapporsi al potere dei guerrafondai.
23 - Per far questo i militanti rivoluzionari,antimperialisti e contro
la guerra devono costruire un poderoso fronte unico con le organizzazioni
dei lavoratori,soprattutto con i sindacati ,per avviare l'azione di
sciopero. Con i dirigenti sindacali se è possibile,senza di
loro se è necessario. Per questo è necessario creare
consigli di delegati dei sindacati,dei partiti e delle altre organizzazioni
popolari. Le organizzazioni sindacali che si rivendicano combattive
come i SUD, i COBAS o le sezioni d'opposizione alle burocrazie sindacali
come le federazioni del TUC o la FIOM ,devono promuovere la formazione
di consigli di delegati dei lavoratori e coordinarli a livello nazionale
nonché convocare i forum sociali locali, i comitati contro
la guerra e gli altri organismi che sostengono posizioni progressiste
e indipendenti ,in vista della possibilità di imporre alle
direzioni ufficiali una lotta seria contro l'aggressione imperialista.
In Gran Bretagna, noi rivoluzionari sosteniamo la costituzione di
assemblee popolari e ci impegniamo affinché si trasformino
in organismi di autorganizzazione contro la guerra. Rifiutarsi di
fare ciò significa far sì che il movimento contro la
guerra finisca nelle mani dei burocrati e dei riformisti di sinistra.
24 - Ma ora gli orrori della guerra-se prolungati -possono ancora
una volta provocare un'ascesa della ribellione della masse.
Cosa dobbiamo fare nei prossimi giorni e settimane per far sì
che questo accada?
25 - Dobbiamo lottare contro la guerra. Se le mobilitazioni rispecchiano
l'ampiezza della nostra opposizione ,gli scioperi sono la misura della
sua profondità. La violazione di Bush e Blair rispetto a ciò
che milioni di persone considerano moralità e legalità
elementari,l'enorme deficit democratico nel modo in cui hanno imposto
la guerra ai loro paesi libererà milioni di persone dalla loro
tendenza normale a obbedire alla legge senza pensare.
26 - Dobbiamo interrompere il funzionamento delle basi aeree,bloccare
i treni che trasportano munizioni,sabotare lo spostamento dei rifornimenti
per la guerra e invitare i soldati a disobbedire agli ordini illegali
e immorali dei loro comandanti. Dobbiamo scendere nelle strade, circondare
i parlamenti ,contestare i membri dei governi che hanno votato questo
massacro nei loro luoghi di lavoro e nelle loro case.
27 -Facendo così scopriremo di essere condannati più
duramente da quei liberali che ieri consideravano la guerra ingiusta.
Canaglie! Se la guerra era ingiusta e reazionaria durante i suoi preparativi
lo è ancora di più durante il suo svolgimento.
28 - Lavoriamo per la vittoria dell'Iraq. L'umiliazione e la sconfitta
degli Usa darà nuove speranze e una nuova ispirazione a milioni
di persone in tutto il mondo che lottano per i propri diritti nazionali
contro le dittature e le democrazie fondate sulla supremazia del dollaro
e sull'appoggio politico dello Zio Sam, per mantenersi al potere.
Incoraggerà quelli che hanno seriamente sofferto per la restaurazione
capitalista in Europa dell'est, nei Balcani e nell'ex URSS.
29 - Una sconfitta sanguinosa dell'imperialismo in Iraq scuoterà
profondamente il governo colombiano che dipende completamente da Washington
per le armi e il sostegno militare per schiacciare il proprio popolo.
Darebbe coraggio alla resistenza contro il neo-liberismo e contro
l'ingerenza nord-americana in Argentina, Bolivia, Brasile, Venezuela
e Ecuador. Incoraggerà la crescita di un nuova ascesa militante
antimperialista.
30 - Soprattutto la sconfitta del principale aiutante di Israele
e del suo progetto espansionista darà enorme coraggio all'eroico
popolo palestinese e alla sua resistenza di fronte al tentativo di
annichilimento nazionale.
Ci si può aspettare che il criminale Sharon usi la copertura
della guerra per commettere crimini ancora più sanguinosi nella
striscia occidentale di Gaza. La sconfitta di USA e GB sarà
un colpo enorme per lo stato razzista colonizzatore.
31 -All'interno di USA e GB la loro sconfitta militare sarebbe una
sconfitta politica di tale ampiezza che gli attacchi contro le libertà
civili, gli immigrati, e i rifugiati si indebolirebbero. Si approfondirà
la crisi massiccia con il Partito Laburista britannico. Così
aumenteranno ovunque le prospettive di rivoluzione.
32 - In secondo luogo dobbiamo rifiutare le menzogne di media che
saranno sempre più grosse e continue nel corso dei prossimi
giorni. Un battaglione di 7000 giornalisti si è installato
nel Golfo -la maggior parte di loro non sarà mai in prossimità
dell'"azione" dal momento che le tende montate per loro
dai militari serviranno soprattutto ai fotomontaggi di stampa.
33 -Le notizie di morti civili ("effetti collaterali")
saranno negate fino alla fine della guerra, verranno mostrate le immagini
dei civili iracheni disorientati che salutano con le bandierine le
truppe americane.
34 - Gli attivisti contro la guerra devono portare la guerra negli
studi e nelle officine delle reti globali:la BBC, laCNN ,la Sky e
ai principali giornali. Dobbiamo smascherare le menzogne nei luoghi
di lavoro e nelle scuole. I lavoratori dei media devono sconnettere
i microfoni ai giornalisti che nascondono la verità.
35 - No si deve dimenticare neanche per un minuto che la maggior parte
del mondo si oppone a questa guerra e vuole fermarla. Milioni di persone
si sono mobilitati e migliaia di attivisti soprattutto all'interno
dei paesi aggressori stanno organizzando nuove azioni per tentare
di paralizzare la macchina guerrafondaia e loro governanti. Quanto
più agiremo risolutamente, tanto più il proseguimento
della guerra reazionaria di Bush e Blair sarà difficile . E'
più che mai necessario avanzare verso l'unità dei lavoratori
,dei giovani, delle minoranze oppresse dai paesi imperialisti e semicoloniali
per sconfiggere questa nuova aggressione contro l'Iraq. Soltanto l'unità
rivoluzionaria della classe operaia internazionale e dei suoi alleato
consentirà di andare allo scontro con il proprio sistema capitalista
imperialista, principale causa di guerra.
Per lo sciopero generale per fermare la guerra !
Per la vittoria dell'Iraq !
Per la vittoria dell'Intifada palestinese !
|