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Dichiarazione congiunta della FT e dela LRCI

SCONFIGGIAMO LA GUERRA IMPERIALISTA DI BUSH, BLAIR E I LORO ALLEATI !
PER LA VITTORIA DELL'IRAQ !

Frazione Troszkista-Strategia Internazionale.
Clase Contra Clase (CCC/Cile), Estrategia Revolucionaria (ER/Brasile), Fraction Trotskiste-Stratégie Internationale (FTSI/Francia), Liga Obrera Revolucionaria por la Cuarta Internacional (LORCI/Bolivia), Liga de Trabajadores por el Socialismo/Contra Corriente (Unificada) (LTS-CC(U)/Messico), Partido de Trabajadores por el Socialismo (PTS/Argentina).

Lega per un'Internazionale Comunista Rivoluzionaria.
Arbetarmakt (Svezia), Arbeiter Innen Standpunkt (AIS/Austria), Arbeitermacht (Germania), Socialistická Organizace Pracujících (SOP/Repubblica Ceca), Rabochaya Vlast (RV/Ucraina), Workers Power (WP/Gran Bretagna), Workers Power (WP/Irlanda), Workers Power (WP/Australia).

21/03/03

1 - La carneficina di una invasione imperialista di ampia portata ha alla fine colpito l'Iraq. La farsa delle ispezioni dell'ONU degli ultimi 3 mesi e dei dibattiti nel Consiglio di Sicurezza si è conclusa. Per Bush e Blair sono stati semplicemente uno stratagemma per guadagnare tempo e riunire portaerei, carri armati e truppe nel Golfo.

2 - Malgrado i tentativi grotteschi di corruzione, le intimidazioni e gli inganni, non hanno potuto ottenere una seconda risoluzione dell'ONU che autorizzasse l'azione. Per la prima volta gli USA hanno trovato l'opposizione della maggior parte dei loro "alleati" imperialisti e dei paesi semi-coloniali.

3 - Le principali "vittime collaterali" dell'impresa di guerra di Bush e Blair sono stati l'ONU, la NATO e l'Unione Europea che si sono divise, indebolite, e sono state discreditate come mai prima d'ora. I leaders imperialisti si sono scambiati insulti, hanno dubitato l'uno dell'altro e hanno trasformato in una farsa eclatante l'idea della "comunità internazionale". Noi socialisti rivoluzionari non ci lamentiamo dello smascheramento di queste istituzioni reazionarie.

4 - Ora gli scambi diplomatici di insulti e la propaganda sugli obiettivi di guerra hanno avuto termine. Le armi di inganno di massa hanno lasciato il posto alle armi di distruzione di massa, ai B-52 e ai missili. D'ora in poi si procederà al massacro dell'esercito iracheno e i bombardamenti a tappeto saranno utilizzati per "colpire e terrorizzare" la popolazione civile fino alla resa.

5 - Ora che la battaglia è cominciata il nostro appoggio è rivolto a tutti quelli che resistono armi in mano per impedire che il loro paese sia saccheggiato, le loro case bombardate e i loro figli massacrati. Senza dar alcun sostegno politico al regime di Saddam Hussein, ci pronunciamo a favore della vittoria militare dell'Iraq e difendiamo incondizionatamente il diritto del popolo iracheno a fare uso di qualunque mezzo disponga per cacciare il nemico dall'Iraq , colpire le basi degli aggressori in Kuwait e gli alleati israeliani del potere nordamericano.
6 - Una delle bugie di Bush e Blair è che con la loro guerra reazionaria porteranno la democrazia in Iraq e con ciò porranno fine all'oppressione del popolo kurdo e della popolazione sciita mentre lasciano che le truppe turche occupino il confine nord dell'Iraq. Ciò che non lascerà alcuna autonomia ne consentirà nessuna rivendicazione di indipendenza da parte delle masse kurde. Contrariamente a ciò che affermano alcuni dirigenti del movimento kurdo, la coalizione di guerra non sarà di alcun aiuto a quelli che vogliano rovesciare la dittatura di Saddam Hussein, né in particolare alle minoranze etniche e religiose oppresse dallo Stato centralista del Baas. Soltanto sconfiggendo dapprima l'aggressione degli imperialisti, che furono storicamente i principali artefici e responsabili di questa oppressione dopo lo smantellamento dell'Impero ottomano, ci sarà libertà per i Kurdi e gli Sciiti della regione. Per il futuro appoggiare l'aggressione anglo-yankee vorrà dire incatenarsi doppiamente al giogo dell'imperialismo.

7 - Dobbiamo appoggiare e spingere le masse arabe a sollevarsi contro i loro governanti vigliacchi, a attaccare ogni elemento del potere economico e militare degli Stati Uniti nella regione. Così speriamo che l'Iraq trionfi su USA, Gran Bretagna e gli altri alleati. Perché questa vittoria è l'unico risultato progressista possibile.

8 - L'unico beneficio che l'umanità ha potuto trarre da questo lungo tira e molla diplomatico è stato lo svelamento palese del carattere imperialista delle intenzioni angloamericane e dell'impotenza dell'ONU in quanto forza atta alla tutela della "legge internazionale". Nel corso delle ultime settimane i rapporti segreti della CIA si rivelavano bugie sfacciate e i dossiers del Governo britannico volgari falsità. Le menzogne autocontraddittorie di Bush e Blair hanno allarmato milioni di persone e anzi li hanno spinti all'azione diretta.Il risultato è stato la crescita spontanea del movimento contro la guerra globale.

9 -Bush e Blair sostengono di liberare l'Iraq da un dittatore e di voler instaurare la democrazia. Queste menzogne insolenti smascherate dai fatti sono note ormai a una nuova generazione di antimperialisti in tutto il mondo. Per più di dieci anni dopo l'ascesa al potere di Saddam Hussein nel 1979,USA e GB hanno appoggiato e armato il suo regime dotandolo di molte delle armi di distruzione di massa di cui oggi lamentano l'esistenza. Hanno coperto i suoi crimini contro il popolo iracheno. Solo quando l'Iraq ha invaso il Kuwait nel 1990 mettendo le mani sui "loro" pozzi di petrolio hanno "scoperto" che Saddam era un "criminale".

10 - E oltretutto,dopo averlo espulso dal Kuwait ,gli USA lo hanno aiutato a rimanere al potere pur di non vederlo rovesciato da una rivoluzione del suo popolo. Fino all'anno scorso gli USA erano ben lieti di permettere che le sanzioni dell'ONU strangolassero e costringessero alla fame il popolo iracheno e paralizzassero la capacità dell'Iraq di difendersi da un futuro attacco americano. In realtà Saddam Hussein non ha più costituito nessuna seria minaccia per gli stati limitrofi dopo il 1991, e ancora meno per gli Stati Uniti. Quindi cosa è cambiato nella politica nordamericana?
11 - In primo luogo Bush jr è stato nominato presidente degli Stati Uniti dalla Corte Suprema nel dicembre 2000 dopo aver perso per pochi voti l'elezione presidenziale. Poi ha costituito il suo governo con uomini (Cheney, Rumsfeld ,Wolfowitz) che avevano prestato servizio durante l'amministrazione Reagan e che avevano passato i dieci anni successivi alla fine della guerra fredda a disegnare progetti per la costruzione di un nuovo impero nordamericano universale per quando fossero tornati al potere.

12 - Volevano che gli USA utilizzassero la loro totale supremazia militare del dopo guerra fredda per estendere e rafforzare il proprio potere in tutto il mondo, senza tener conto delle restrizioni imposte dai trattati internazionali né delle vecchie alleanze. Sotto Bush Jr la nuova squadra di governo ha cominciato a rompere i vincoli internazionali esistenti con gli alleati imperialisti e con i paesi subordinati semicoloniali.

13 - Poi c'è stato l'undici settembre. Ciò ha permesso a Bush, Cheney, Rumsfeld di elevare il loro progetto imperialista ad un orizzonte più ampio; la sovranità nazionale degli altri paesi e i diritti democratici dei loro cittadini dovevano essere esplicitamente abrogati o distrutti qualora gli USA avessero pensato che fosse nel loro interesse farlo. La nuova dottrina Bush degli attacchi "preventivi" contro altri stati mostra apertamente la nuova politica estera offensiva degli Stati Uniti.

14 - Il giorno dopo l'11/09 Rumsfeld ha spinto Bush a pianificare l'invasione dell'Iraq. Non per un qualche legame con l'11/09 né con Al-Qaeda (non ce n'era nessuno). Non perché S. Hussein avesse armi di distruzione di massa (quelle che c'erano erano state distrutte degli anni 90). Ma perché era il luogo più facile da cui cominciare a estendere apertamente un progetto di espansione imperialista. Conquistando l'Iraq, gli USA potrebbero riorganizzare l'assetto di tutto il Medio Oriente e controllare direttamente le vitali riserve petrolifere. L'Iraq sarebbe un'enorme base militare per intimidire il Medio Oriente e le aree circostanti.

15 - Questa guerra è per il controllo del petrolio e per l'estensione del potere globale statunitense. Le ragioni di Blair sono sufficientemente chiare. Ha detto che questa guerra "cambierà gli equilibri geopolitica internazionali per una generazione". Ciò che vuole dire è che si creerà un asse Washington/Londra, con "l'appoggio di alleati volenterosi" per imporre un nuovo ordine capitalista corporativo. I poli di questo asse sono sicuramente sproporzionati rispetto alla loro forza : al punto che gli "alleati volenterosi" degli USA avranno una certa influenza solo fino al momento in cui saranno disposti a obbedire agli ordini di Washington.

16 - L'ideologia di questo nuovo ordine sarà un'illimitata libertà di mercato e la "democrazia". In realtà quest'ultima sarà una completa farsa fin dall'inizio. Bush e Blair non porteranno la democrazia in Iraq più di quanto non lo hanno fatto in Afghanistan. Il generale Tommy Franks rimpiazzerà Saddam Hussein in qualità di dittatore dell' Iraq, pagherà gli stipendi alla burocrazia baassista e supervisionerà a una seconda invasione del paese, questa volta condotta dalle compagnie petrolifere nordamericane e da quelle compagnie edili che hanno appoggiato Bush nella presa della Casa Bianca. I profitti delle Corporations americane hanno così un doppio scopo : fornire le bombe per radere al suolo Baghdad e Bassora e fornire i materiali da costruzione per riparare al danno.

17 - Molti nel movimento contro la guerra hanno riposto le loro speranze di evitare il conflitto nella strategia adottata da Francia, Germania e Russia nel Consiglio di Sicurezza. Però questa è soltanto una politica imperialista alternativa. La Francia - come la Russia e la Germania - aveva i propri contratti importanti con l'industria petroliera irachena e temeva di perderli a vantaggio delle compagnie USA. Inoltre sperava di utilizzare l'ONU per ostacolare la spinta dell'imperialismo americano verso una indiscussa dominazione mondiale, che inevitabilmente avrebbe danneggiato i loro interessi vitali in Eurasia e in Medio Oriente.

18 - Anche l'obiettivo dell'imperialismo francese era quello di disarmare il regime di Baghdad, vedere S. Hussein rovesciato da un colpo di Stato di palazzo e il paese occupato permanentemente da forze ONU, negazione completa della sovranità dell'Iraq e dei desideri di democrazia del suo popolo. Malgrado la sua opposizione verbale, la Francia ha permesso che gli USA usassero il suo spazio aereo e le altre istallazioni militari per mobilitarsi all'azione.

19 - Lo stesso si può dire dei borghesi liberali contro la guerra. All'interno delle potenze belligeranti,subito dopo l'inizio del conflitto essi proclameranno il loro appoggio ai "nostri ragazzi" ora che "stanno rischiando le loro vite",dimostrandosi sempre fedeli alla massima "con il mio paese giusto o sbagliato che sia". Riveleranno in questo modo la loro natura imperialista .La loro partecipazione alle manifestazioni contro la guerra era finalizzata solamente ad approfittare delle masse "no-war" in vista delle prossime elezioni per presentarsi come partito "contro la guerra" o "per la pace".

20 - Il movimento contro la guerra- al di là della sua ampiezza e della sua portata senza precedenti- non ha potuto evitare che i guerrafondai imperialisti lanciassero il loro attacco. Perché? Semplicemente perché l'enorme forza della classe operaia non si è mobilitata con sufficiente anticipo. La ragione di ciò sta in primo luogo nella natura cronicamente procapitalista e proimperialista delle direzioni del movimento operaio nei principali paesi imperialisti. Il TUC britannico o la AFL-CIO statunitense non hanno fatto niente oltre a pronunciare pietose discorsi pacifiste.

21 - Anche le principali federazioni sindacali tedesche,francesi,italiane e spagnole hanno fatto molto poco oltre a appoggiare le mobilitazioni contro la guerra. Sezioni locali e militanti di base sono andati oltre. Ma se i dirigenti avessero chiamato i milioni di membri a un'ondata crescente di scioperi politici ,fino a arrivare allo sciopero generale ,Bush e Blair avrebbero fermato la loro avventura all'estero.

22 - Non è una sorpresa che questi burocrati non si siano opposti attivamente ai desideri imperialisti dei loro padroni. Anche i loro fuochi artificiali retorici contro la guerra sono stati un tributo al potere delle masse delle manifestazioni "no-war". Ma gli ispiratori di questo movimento -riformisti di sinistra,stalinisti e centristi- non hanno centrato a sufficienza la loro attività sulla mobilitazione all'azione della classe operaia. Le mobilitazioni di massa, la sospensione della didattica nelle scuole e nelle università,il blocco dei treni, di munizioni e di truppe sono delle azioni brillanti e coraggiose. Ma per fermare i preparativi di guerra o la guerra una volta cominciata bisogna fermare la macchina di profitto capitalista e contrapporsi al potere dei guerrafondai.

23 - Per far questo i militanti rivoluzionari,antimperialisti e contro la guerra devono costruire un poderoso fronte unico con le organizzazioni dei lavoratori,soprattutto con i sindacati ,per avviare l'azione di sciopero. Con i dirigenti sindacali se è possibile,senza di loro se è necessario. Per questo è necessario creare consigli di delegati dei sindacati,dei partiti e delle altre organizzazioni popolari. Le organizzazioni sindacali che si rivendicano combattive come i SUD, i COBAS o le sezioni d'opposizione alle burocrazie sindacali come le federazioni del TUC o la FIOM ,devono promuovere la formazione di consigli di delegati dei lavoratori e coordinarli a livello nazionale nonché convocare i forum sociali locali, i comitati contro la guerra e gli altri organismi che sostengono posizioni progressiste e indipendenti ,in vista della possibilità di imporre alle direzioni ufficiali una lotta seria contro l'aggressione imperialista. In Gran Bretagna, noi rivoluzionari sosteniamo la costituzione di assemblee popolari e ci impegniamo affinché si trasformino in organismi di autorganizzazione contro la guerra. Rifiutarsi di fare ciò significa far sì che il movimento contro la guerra finisca nelle mani dei burocrati e dei riformisti di sinistra.

24 - Ma ora gli orrori della guerra-se prolungati -possono ancora una volta provocare un'ascesa della ribellione della masse.
Cosa dobbiamo fare nei prossimi giorni e settimane per far sì che questo accada?

25 - Dobbiamo lottare contro la guerra. Se le mobilitazioni rispecchiano l'ampiezza della nostra opposizione ,gli scioperi sono la misura della sua profondità. La violazione di Bush e Blair rispetto a ciò che milioni di persone considerano moralità e legalità elementari,l'enorme deficit democratico nel modo in cui hanno imposto la guerra ai loro paesi libererà milioni di persone dalla loro tendenza normale a obbedire alla legge senza pensare.

26 - Dobbiamo interrompere il funzionamento delle basi aeree,bloccare i treni che trasportano munizioni,sabotare lo spostamento dei rifornimenti per la guerra e invitare i soldati a disobbedire agli ordini illegali e immorali dei loro comandanti. Dobbiamo scendere nelle strade, circondare i parlamenti ,contestare i membri dei governi che hanno votato questo massacro nei loro luoghi di lavoro e nelle loro case.

27 -Facendo così scopriremo di essere condannati più duramente da quei liberali che ieri consideravano la guerra ingiusta. Canaglie! Se la guerra era ingiusta e reazionaria durante i suoi preparativi lo è ancora di più durante il suo svolgimento.

28 - Lavoriamo per la vittoria dell'Iraq. L'umiliazione e la sconfitta degli Usa darà nuove speranze e una nuova ispirazione a milioni di persone in tutto il mondo che lottano per i propri diritti nazionali contro le dittature e le democrazie fondate sulla supremazia del dollaro e sull'appoggio politico dello Zio Sam, per mantenersi al potere. Incoraggerà quelli che hanno seriamente sofferto per la restaurazione capitalista in Europa dell'est, nei Balcani e nell'ex URSS.

29 - Una sconfitta sanguinosa dell'imperialismo in Iraq scuoterà profondamente il governo colombiano che dipende completamente da Washington per le armi e il sostegno militare per schiacciare il proprio popolo. Darebbe coraggio alla resistenza contro il neo-liberismo e contro l'ingerenza nord-americana in Argentina, Bolivia, Brasile, Venezuela e Ecuador. Incoraggerà la crescita di un nuova ascesa militante antimperialista.

30 - Soprattutto la sconfitta del principale aiutante di Israele e del suo progetto espansionista darà enorme coraggio all'eroico popolo palestinese e alla sua resistenza di fronte al tentativo di annichilimento nazionale.
Ci si può aspettare che il criminale Sharon usi la copertura della guerra per commettere crimini ancora più sanguinosi nella striscia occidentale di Gaza. La sconfitta di USA e GB sarà un colpo enorme per lo stato razzista colonizzatore.

31 -All'interno di USA e GB la loro sconfitta militare sarebbe una sconfitta politica di tale ampiezza che gli attacchi contro le libertà civili, gli immigrati, e i rifugiati si indebolirebbero. Si approfondirà la crisi massiccia con il Partito Laburista britannico. Così aumenteranno ovunque le prospettive di rivoluzione.

32 - In secondo luogo dobbiamo rifiutare le menzogne di media che saranno sempre più grosse e continue nel corso dei prossimi giorni. Un battaglione di 7000 giornalisti si è installato nel Golfo -la maggior parte di loro non sarà mai in prossimità dell'"azione" dal momento che le tende montate per loro dai militari serviranno soprattutto ai fotomontaggi di stampa.

33 -Le notizie di morti civili ("effetti collaterali") saranno negate fino alla fine della guerra, verranno mostrate le immagini dei civili iracheni disorientati che salutano con le bandierine le truppe americane.

34 - Gli attivisti contro la guerra devono portare la guerra negli studi e nelle officine delle reti globali:la BBC, laCNN ,la Sky e ai principali giornali. Dobbiamo smascherare le menzogne nei luoghi di lavoro e nelle scuole. I lavoratori dei media devono sconnettere i microfoni ai giornalisti che nascondono la verità.
35 - No si deve dimenticare neanche per un minuto che la maggior parte del mondo si oppone a questa guerra e vuole fermarla. Milioni di persone si sono mobilitati e migliaia di attivisti soprattutto all'interno dei paesi aggressori stanno organizzando nuove azioni per tentare di paralizzare la macchina guerrafondaia e loro governanti. Quanto più agiremo risolutamente, tanto più il proseguimento della guerra reazionaria di Bush e Blair sarà difficile . E' più che mai necessario avanzare verso l'unità dei lavoratori ,dei giovani, delle minoranze oppresse dai paesi imperialisti e semicoloniali per sconfiggere questa nuova aggressione contro l'Iraq. Soltanto l'unità rivoluzionaria della classe operaia internazionale e dei suoi alleato consentirà di andare allo scontro con il proprio sistema capitalista imperialista, principale causa di guerra.

 

Per lo sciopero generale per fermare la guerra !
Per la vittoria dell'Iraq !
Per la vittoria dell'Intifada palestinese !

 

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